Jane Austen Juvenilia |
Juvenilia Introduzione
Ho utilizzato il testo stabilito nella "Cambridge Edition of the Works of Jane Austen": Juvenilia, a cura di Peter Sabor, Cambridge University Press, Cambridge, 2006, e nella traduzione ho mantenuto sia la punteggiatura, molto libera, dell'originale, sia l'uso, altrettanto libero, delle maiuscole.
Frederic and Elfrida (Frederic ed Elfrida):1787 (vol. I) Edgar and Emma (Edgar ed Emma): 1787 (vol. I) Amelia Webster (Amelia Webster): 1787 (vol. I) Sir William Mountague (Sir William Mountague): 1788 (vol. I) Memoirs of Mr Clifford (Le memorie di Mr Clifford): 1788 (vol. I) The beautifull Cassandra (La bella Cassandra): 1788 (vol. I)
The Mystery (Il Mistero): 1788 (vol. I)
Henry and Eliza (Henry ed Eliza): 1788/89 (vol. I)
The Visit (La Visita): 1789 (vol. I)
Jack and Alice (Jack e Alice): 1790 (vol. I)
The adventures of Mr Harley (Le avventure di Mr Harley): 1790 (vol. I)
Love and Freindship (Amore e amicizia): 1790 (vol. II)
The Three Sisters (Le tre sorelle): 1791 (vol. I)
The History of England (La storia d'Inghilterra): 1791 (vol. II)
Evelyn (Evelyn): 1791 (vol. III)
Lesley Castle (Lesley Castle): 1792 (vol. II)
A Collection of Letters (Raccolta di lettere): 1792 (vol. II)
Catharine, or the Bower (Catharine, ovvero la pergola): 1792 (vol. III)
To Miss Jane Anna Elizabeth Austen: 1793 (vol. I)
The Generous Curate (Il Curato Generoso)
Ode to Pity (Ode alla pietà): 1793 (vol. I)
To Miss Fanny Catherine Austen: 1793 (vol. II)
The female philosopher (La filosofa)
The first Act of a Comedy (Primo atto di una Commedia)
A letter from a Young Lady (Lettera di una Signorina)
I ventisette brani sono tutti dedicati a qualcuno, con l'eccezione di Edgar ed Emma. I destinatari delle dediche sono il padre, la madre, la sorella, tutti i fratelli salvo George (che aveva una qualche disabilità non meglio accertata, forse era sordomuto, e fu affidato, come si usava all'epoca, a una famiglia che si prendesse cura di lui a pagamento - non è mai citato nelle lettere di Jane Austen, almeno in quelle rimasteci), le due nipoti più grandi (Fanny e Anna, rispettivamente figlie di Edward e James), due cugine (Jane Cooper - figlia di una sorella della madre - e Eliza Hancock de Feuillide, poi Austen - figlia di una sorella del padre) e due amiche sorelle tra di loro (Mary e Martha Lloyd) che poi sposeranno due fratelli di Jane: James e Frank. Nella sezione "Altre opere" è presente un brano che appartiene cronologicamente al periodo degli Juvenilia; si tratta del contenuto di un numero del 1789 della rivista "The Loiterer" ("Il perdigiorno"), in cui apparve una lettera firmata "Sophia Sentiment", da molti biografi attribuita a Jane Austen (allora poco più che tredicenne). La rivista era a cura del fratello James, con molti contributi anche di Henry, e altri biografi ritengono che la lettera potrebbe essere stata scritta da uno loro e non dalla sorella. Una delle più convinte assertrici dell'attribuzione a Jane Austen è Deirdre Le Faye (autrice di importanti studi austeniani e curatrice dell'ultima edizione critica delle "Lettere"), che ne parla sia in Jane Austen, The British Library, London, 1988, pagg. 30-31, sia nella sua riedizione di Jane Austen: A Family Record, Cambridge University Press, Cambridge, 2004 (second edition), pag. 68. Le Faye ritiene che "il tono della parodia è talmente conforme agli Juvenilia di Jane da rendere ragionevole l'ipotesi che la lettera sia stata scritta da lei." Rivela inoltre, a sostegno di questa ipotesi due circostanze "esterne". La prima è che il nome utilizzato per la firma, Sophia Sentiment, è tratto da The Mausoleum, una commedia in versi di William Hayley del 1785, che risulta acquistata da JA nel 1791 ma che potrebbe ovviamente essere stata letta anche prima (Paula Byrne, nel suo Jane Austen and the Theatre - Hambledon, London, 2002, pag. 17 - riprende questa ipotesi e scrive che la commedia potrebbe essere stata: "tra quelle considerate per una rappresentazione da parte degli Austen quando erano alla ricerca di materiale per le loro recite nel 1788"). La seconda è la circostanza che il numero 9 di "The Loiterer" fu l'unico a essere pubblicizzato sul "Reading Mercury", un giornale locale che circolava nel Nord Hampshire, cosa che Le Faye legge come un omaggio particolare di James al primo scritto della sorella mai pubblicato. La questione rimane comunque irrisolta, ma la lettera, insieme al preambolo che la precede e alle considerazioni finali del redattore (James), merita di essere letta. |