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Letters of Jane Austen
LETTERS.
These letters were written at a time when the first great misfortune fell upon the Godmersham family, in the loss of the wife and mother so tenderly loved by all. In the last week of September Elizabeth Austen was confined with her youngest child, and on the 8th of October, after eating a hearty dinner, she was suddenly seized with sickness, and expired before the serious nature of her attack had been fully realized. The first two letters of the series, written just before this event, are in Jane's usual and cheerful spirit, and require no particular comment. The third (No. 45) was Jane's first communication to her sister after the melancholy news from Godmersham, and this and the two subsequent letters are principally upon the same subject. The forty-eighth letter alludes to the approaching marriage of Edward Bridges (1) with Harriet Foote, the sister of his brother Sir Brook's late wife. There are also allusions in this letter to some matters connected with her own mother's (the Leigh) family, which are of no public interest; nor is there anything in the forty-ninth to which I need call attention. In the fiftieth Jane alludes (as elsewhere in subsequent letters) to Lady Sondes' second marriage. This lady was Mary Elizabeth, only daughter of Richard Milles, Esq., of Elmham, Norfolk, who married, in 1785, Lewis Thomas, the second Lord Sondes, who died in 1806, and she subsequently married General Sir Henry Tucker Montresor, K.C.B., of Denne Hill. She died in 1818, leaving several children by her first, but none by her second husband, who married twice again, first Annetta, daughter of the Rev. Edward Cage, Rector of Eastling, by whom he left a family, and lastly Miss Fairman, who survived him many years, but had no children. I do not know what 'deed' Sir Brook Bridges was supposed to be 'making up his mind to' during the tête-à-tête to which allusion is made in the letter, unless it was the deed of taking for his second wife Dorothy, eldest daughter of Sir Henry Hawley, which he actually accomplished in December of the next year. Probably, however, Jane was jokingly alluding to the probability of his proposing to Cassandra herself. This is the last letter of the year, for the next bears the date of January 1809. It alludes to the illness of Mrs. E. Leigh, who would seem by the context to have been the mother of Mrs. Cooke, and, as George Cooke was 'the Reverend George Leigh Cooke,' we may gather, without searching more closely the family pedigree, that these were Jane's relations on the mother's side, of whom she saw a good deal from time to time, after taking 'Bookham' in her way to and from Steventon. (2A) I have no record of the visit to Godmersham, to the prospect of which allusion is made in this letter, and it is to be regretted that there are no letters after January 1809, for more than two years, though, of course, many must have been written. These January letters do not contain any other allusions which appear to require explanation, or regarding which explanation would be of any general interest.
XLIII XLIV XLV XLVI XLVII XLVIII XLIX LIII LIV
(1) Edward Bridges had the living of Lenham, his visits from which to Godmersham are referred to in subsequent letters. He afterwards went to Wingham, where he died, in 1825, leaving a large family. (2) I find that the Rev. Mr. Cooke, Rector of Bookham, was one of Jane's god-parents—the others were Mrs. Jane Austen of Sevenoaks and Mrs. Musgrave, born Jane Huggins, and wife of Dr. James Musgrave, whose mother was Catherine Perrot. |
Lettere di Jane Austen
LETTERE
Queste lettere furono scritte nel periodo in cui la prima grande disgrazia si abbatté sulla famiglia di Godmersham, con la perdita di una moglie e madre così teneramente amata da tutti. Nell'ultima settimana di settembre Elizabeth Austen diede alla luce l'ultimo figlio, e l'8 ottobre, dopo un lauto pranzo, fu improvvisamente colta da un malore, e spirò prima che ci si rendesse conto pienamente della serietà dell'attacco. Le prime due lettere del gruppo, scritte appena prima di questo evento, sono nel solito spirito allegro di Jane, e non richiedono commenti particolari. La terza (n. 45) era la prima comunicazione alla sorella dopo la triste notizia da Godmersham, e questa e le due successive trattano principalmente quell'argomento. La quarantottesima lettera allude all'imminente matrimonio di Edward Bridges (1A) con Harriet Foote, la sorella della defunta moglie del fratello Sir Brooke. In questa lettera si parla anche di alcune faccende riguardanti la famiglia della madre di Jane (i Leigh), che non sono di pubblico interesse; nella quarantonovesima non c'è nulla che richieda la mia attenzione. Nella cinquantesima Jane allude (come anche nelle lettere successive) al secondo matrimonio di Lady Sondes. Questa lady era Mary Elizabeth, unica figlia di Richard Milles, Esq., di Elmham, Norfolk, che aveva sposato, nel 1785, Lewis Thomas, il secondo Lord Sondes, morto nel 1806; in seguito sposò il generale Sir Henry Tucker Montresor, K.C.B., (1) di Denne Hill. Morì nel 1818, lasciando diversi figli del primo marito, ma nessuno del secondo, che si risposò per due volte, prima con Annetta, figlia del reverendo Edward Cage, rettore di Eastling, con la quale ebbe dei discendenti, e poi con Miss Fairman, che gli sopravvisse molti anni ma non ebbe figli. Non so "che cosa" Sir Brook Bridges "stesse decidendo" durante il tête-à-tête menzionato nella lettera, a meno che non stesse decidendo di sposare la seconda moglie Dorothy, figlia maggiore di Sir Henry Hawley, cosa che effettivamente fece nel dicembre dell'anno successivo. Comunque, è probabile che Jane stesse giocando sulla possibilità di una proposta alla stessa Cassandra. Questa è l'ultima lettera dell'anno, poiché la successiva porta la data di gennaio 1809, dove è menzionata la malattia di Mrs. E. Leigh, che dal contesto dovrebbe essere la madre di Mrs. Cooke, (2) e, dato che George Cooke era "il reverendo George Leigh Cooke", possiamo dedurre, senza cercare più a fondo nella genealogia familiare, che fossero parenti di Jane da parte della madre, che andava a trovare spesso quando passava da "Bookham" partendo e tornando da Steventon. (2A) Non ho notizie sulla visita a Godmersham della cui possibilità si parla in questa lettera, e c'è da rammaricarsi che non vi siano lettere dopo il gennaio 1809, per più di due anni, anche se ovviamente devono esserne state scritte molte. Queste lettere di gennaio non contengono altro che necessiti di spiegazioni, o riguardo alle quali una spiegazione sarebbe di pubblico interesse.
XLIII XLIV XLV XLVI XLVII XLVIII XLIX LIII LIV
(1A) Edward Bridges era titolare del beneficio ecclesiastico di Lenham, e delle sue visite da lì a Godmersham si parla nelle lettere successive. In seguito si stabilì a Wingham, dove morì nel 1825, lasciando una numerosa prole. (N.d.A.) (2A) Ho saputo che il reverendo Mr. Cooke, rettore di Bookham, era stato padrino di Jane; le madrine erano state Mrs. Jane Austen, di Sevenoaks, e Mrs. Musgrave, nata Jane Huggins, e moglie del dottor James Musgrave, la cui madre era Catherine Perrot. (N.d.A.)
(1) Knight Commander of the Order of the Bath (Cavaliere dell'Ordine del Bagno). (2) La "Mrs. E. L." citata nella lettera era in realtà Miss Elizabeth Leigh (1735-1816), cugina di Mrs. Austen in quanto figlia di un fratello del padre. Morì nubile, ma nelle lettere è citata come "Mrs" anziché "Miss" in quanto già avanti con l'età. |
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