Jane Austen

A Collection of Letters
traduzione di Giuseppe Ierolli

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To Miss Cooper -

Cousin

Conscious of the Charming Character which in every Country, & every Clime in Christendom is Cried Concerning you, with Caution & Care I Commend to your Charitable Criticism this Clever Collection of Curious Comments, which have been Carefully Culled, Collected, & Classed by your Comical Cousin

The Author.     


A Collection of Letters -


LETTER THE FIRST

From a Mother to her freind.

My Children begin now to claim all my attention in a different Manner from that in which they have been used to receive it, as they are now arrived at that age when it is necessary for them in some measure to become conversant with the World. My Augusta is 17 and her Sister scarcely a twelvemonth younger. I flatter myself that their education has been such as will not disgrace their appearance in the World, and that they will not disgrace their Education I have every reason to beleive. Indeed they are sweet Girls -. Sensible yet unaffected - Accomplished yet Easy -. Lively yet Gentle -. As their progress in every thing they have learnt has been always the same, I am willing to forget the difference of age, and to introduce them together into Public. This very Evening is fixed on as their first entrée into Life, as we are to drink tea with Mrs Cope and her Daughter. I am glad that we are to meet no one for my Girls sake, as it would be awkward for them to enter too wide a Circle on the very first day. But we shall proceed by degrees -. Tomorrow Mr Stanly's family will drink tea with us, and perhaps the Miss Phillips's will meet them. On Tuesday we shall pay Morning-Visits - On Wednesday we are to dine at Westbrook. On Thursday we have Company at home. On Friday we are to be at a private Concert at Sir John Wynne's - and on Saturday we expect Miss Dawson to call in the Morning - which will complete my Daughters Introduction into Life. How they will bear so much dissipation I cannot imagine; of their Spirits I have no fear, I only dread their health.


This mighty affair is now happily over, and my Girls are out. - As the moment approached for our departure, you can have no idea how the sweet Creatures trembled with fear and Expectation. Before the Carriage drove to the door, I called them into my dressing-room, and as soon as they were seated thus addressed them. "My dear Girls the moment is now arrived when I am to reap the rewards of all my Anxieties and Labours towards you during your Education. You are this Evening to enter a World in which you will meet with many wonderfull Things; Yet let me warn you against suffering yourselves to be meanly swayed by the Follies and Vices of others, for beleive me my beloved Children that if you do - I shall be very sorry for it." They both assured me that they would ever remember my Advice with Gratitude, and follow it with Attention; That they were prepared to find a World full of things to amaze and shock them: but that they trusted their behaviour would never give me reason to repent the Watchful Care with which I had presided over their infancy and formed their Minds - "With such expectations and such intentions (cried I) I can have nothing to fear from you - and can chearfully conduct you to Mrs Cope's without a fear of your being seduced by her Example, or contaminated by her Follies. Come, then my Children (added I) the Carriage is driving to the door, and I will not a moment delay the happiness you are so impatient to enjoy." When we arrived at Warleigh, poor Augusta could hardly breathe, while Margaret was all Life and Rapture. "The long-expected Moment is now arrived (said she) and we shall soon be in the World." - In a few Moments we were in Mrs Cope's parlour -, where with her daughter she sate ready to receive us. I observed with delight the impression my Children made on them -. They were indeed two sweet, elegant-looking Girls, and tho' somewhat abashed from the peculiarity of their Situation, Yet there was an ease in their Manners and Address which could not fail of pleasing -. Imagine my dear Madam how delighted I must have been in beholding as I did, how attentively they observed every object they saw, how disgusted with some Things, how enchanted with others, how astonished at all! On the whole however they returned in raptures with the World, its Inhabitants, and Manners.

Yrs Ever ---A--- F---       

A Miss Cooper -

Cugina

Consapevole del Conturbante Carattere che in ogni Contrada, e in ogni Casa della Cristianità vi è Concordemente Concesso, è con Cautela e Cura che Consegno alla vostra Caritatevole Critica questa Colta Collezione di Curiose Chiose, che sono state Coscienziosamente Cernite, Collazionate, e Classificate dalla vostra Comica Cugina

L'Autrice.     


Raccolta di lettere -


PRIMA LETTERA

Da una Madre a un'amica.

Le mie bambine iniziano ora a richiedere tutta la mia attenzione in Maniere diverse da quelle a cui erano abituate, dato che sono arrivate a quell'età in cui per loro è necessario in qualche misura confrontarsi con il Mondo. La mia Augusta ha 17 anni e la Sorella è più giovane di meno di un anno. Spero che la loro educazione sia stata tale da non disonorare il loro ingresso nel Mondo, e che esse come ho tutte le ragioni per credere non disonoreranno la loro Educazione. Sono davvero care Ragazze -. Sensibili ma non affettate - Beneducate ma Semplici -. Vivaci ma Garbate -. Dato che i loro progressi in tutto ciò che hanno imparato sono stati sempre gli stessi, sono del parere di tralasciare la differenza d'età, e di presentarle insieme in Società. Il loro primo esordio nella Vita è fissato proprio per Stasera, dato che prenderemo il tè con Mrs Cope e la Figlia. Per il bene delle mie Ragazze sono lieta che non dovremo incontrare nessun altro, perché sarebbe imbarazzante per loro doversi inserire proprio la prima volta in una Cerchia troppo ampia. Quindi procederemo per gradi -. Domani la famiglia di Mr Stanley prenderà il tè con noi, e forse ci sarà anche quella di Miss Phillips. Martedì faremo qualche Visita Mattutina - Mercoledì saremo a pranzo a Westbrook. Giovedì avremo Ospiti a casa. Venerdì saremo a un Concerto privato da Sir John Wynne - e sabato Mattina è prevista una visita di Miss Dawson - il che completerà la Presentazione Mondana delle mie Figlie. Non riesco a immaginare come sopporteranno tutti questi diversivi; non ho paura per il loro Animo, temo solo per la loro salute.


Questa enorme faccenda si è felicemente conclusa, e le mie Ragazze sono in società. - Mentre si avvicinava il momento di uscire, non potete figurarvi come quelle dolci Creature tremassero dalla paura e dall'Aspettativa. Prima che la Carrozza arrivasse alla porta, le ho chiamate nel mio salottino, e non appena sedute mi sono rivolta a loro in questo modo. "Mie care Ragazze è giunto il momento in cui raccoglierò i frutti di tutte le Ansie e le Fatiche spese per voi durante la vostra Educazione. Questa Sera entrerete in un Mondo che vi accoglierà con molte Cose meravigliose. Ma lasciate che vi metta in guardia dal subire la spiacevole influenza delle Follie e dei Vizi altrui, perché credetemi mie amate Bambine se accadesse ne sarei molto addolorata." Entrambe mi hanno assicurato che avrebbero sempre ricordato con Gratitudine il mio Consiglio, e che l'avrebbero seguito con Attenzione; Che erano preparate a scoprire un Mondo pieno di cose che le avrebbero sbalordite e sconvolte: ma confidavano che il loro comportamento non mi avrebbe mai dato ragione di pentirmi della Vigile Attenzione con cui avevo diretto la loro infanzia e forgiato le loro Menti - "Con queste aspirazioni e queste intenzioni (ho esclamato) non devo temere nulla da voi - e posso condurvi con gioia da Mrs Cope senza paura che voi siate sedotte dal suo Esempio, o contaminate dalle sue Follie. Venite, allora Bambine mie (ho aggiunto) la Carrozza è arrivata, e non voglio ritardare di un istante la felicità che siete così impazienti di godere". Quando siamo arrivate a Warleigh, la povera Augusta riusciva a malapena a respirare, mentre Margaret era tutta Vivacità ed Estasi. "Il momento tanto aspettato è arrivato (ho detto) e tra poco saremo nel Mondo". - Dopo pochi Istanti eravamo nel salotto di Mrs Cope -, seduta con la figlia e pronta a riceverci. Io osservavo deliziata l'impressione che le mie Bambine facevano su di loro -. Erano davvero due Ragazze dolci ed eleganti, e anche se in qualche modo imbarazzate dalla particolarità della Situazione, c'era una tale semplicità nelle loro Maniere e nel loro Atteggiamento che non poteva non piacere -. Potete immaginare mia cara Signora con quanta delizia devo averle osservate, mentre guardavano attente ogni oggetto, deluse da qualcosa, incantate da qualche altra, stupite di tutto! Nel complesso tuttavia sono tornate estasiate dal Mondo, dai suoi Abitanti, e dalle sue Usanze.

Sempre Vostra ---A--- F---       

LETTER THE SECOND

From a Young Lady crossed in Love to her freind -

Why should this last disappointment hang so heavily on my Spirits? Why should I feel it more, why should it wound me deeper than those I have experienced before? Can it be that I have a greater affection for Willoughby than I had for his amiable predecessors -? Or is it that our feelings become more acute from being often wounded? I must suppose my dear Belle that this is the Case, since I am not conscious of being more sincerely attached to Willoughby than I was to Neville, Fitzowen, or either of the Crawfords, for all of whom I once felt the most lasting affection that ever warmed a Woman's heart. Tell me then dear Belle why I still sigh when I think of the faithless Edward, or why I weep when I behold his Bride?, for too surely this is the case -. My Freinds are all alarmed for me; They fear my declining health; they lament my want of Spirits; they dread the effects of both. In hopes of releiving my Melancholy, by directing my thoughts to other objects, they have invited several of their freinds to spend the Christmas with us. Lady Bridget Dashwood and her Sister-in-Law Miss Jane are expected on Friday; and Colonel Seaton's family will be with us next week. This is all most kindly meant by my Uncle and Cousins; but what can the presence of a dozen indifferent people do to me; but weary and distress me -. I will not finish my Letter till some of our Visitors are arrived.


Friday Evening -       

Lady Bridget came this Morning, and with her, her sweet Sister Miss Jane -. Although I have been acquainted with this charming Woman above fifteen Years, Yet I never before observed how lovely she is. She is now about 35, and in spite of sickness, Sorrow and Time is more blooming than I ever saw a Girl of 17. I was delighted with her, the moment she entered the house, and she appeared equally pleased with me, attaching herself to me during the remainder of the day. There is something so sweet, so mild in her Countenance, that she seems more than Mortal. Her Conversation is as bewitching as her appearance -; I could not help telling her how much she engaged my Admiration -. "Oh! Miss Jane" (said I) - and stopped from an inability at the moment of expressing myself as I could wish - "Oh! Miss Jane" - (I repeated) - I could not think of words to suit my feelings -. She seemed waiting for my Speech -. I was confused - distressed - My thoughts were bewildered - and I could only add "How do you do?" She saw and felt for my Embarrassment and with admirable presence of mind releived me from it by saying - "My dear Sophia be not uneasy at having exposed Yourself - I will turn the Conversation without appearing to notice it." Oh! how I loved her for her kindness! "Do you ride as much as you used to do?" said she -. "I am advised to ride by my Physician, We have delightful Rides round us, I have a Charming horse, am uncommonly fond of the Amusement," replied I quite recovered from my Confusion, "& in short I ride a great deal." "You are in the right my Love," said She, Then repeating the following Line which was an extempore and equally adapted to recommend both Riding and Candour -

"Ride where you may, Be Candid where You can," She added, "I rode once, but it is many years ago" - She spoke this in so Low and tremulous a Voice, that I was silent - Struck with her Manner of Speaking I could make no reply. "I have not ridden, continued she, fixing her Eyes on my face, since I was married."

I was never so surprised - "Married, Ma'am!" I repeated. "You may well wear that look of astonishment, said she, since what I have said must appear improbable to you - Yet nothing is more true than that I once was married."

"Then why are you called Miss Jane?"

"I married, my Sophia without the consent or knowledge of my father the late Admiral Annesley. It was therefore necessary to keep the Secret from him and from every one, till some fortunate opportunity might offer of revealing it -. Such an opportunity alas! was but too soon given in the death of my dear Capt. Dashwood - Pardon these tears, continued Miss Jane wiping her Eyes, I owe them to my Husband's Memory. He fell my Sophia, while fighting for his Country in America after a most happy Union of seven Years -. My Children, two sweet Boys and a Girl, who had constantly resided with my Father and me, passing with him and with every one as the Children of a Brother (tho' I had ever been an only Child) had as yet been the Comforts of my Life. But no sooner had I lossed my Henry, than these sweet Creatures fell sick and died -. Conceive dear Sophia what my feelings must have been when as an Aunt I attended my Children to their early Grave -. My Father did not survive them many weeks - He died, poor Good old Man, happily ignorant to his last hour of my Marriage."

"But did you not own it, and assume his name at your husband's death?"

"No; I could not bring myself to do it; more especially when in my Children I lost all inducement for doing it. Lady Bridget, and Yourself are the only persons who are in the knowledge of my having ever been either Wife or Mother. As I could not prevail on myself to take the name of Dashwood (a name which after my Henry's death I could never hear without emotion), and as I was conscious of having no right to that of Annesley, I dropt all thoughts of either, and have made it a point of bearing only my Christian one since my Father's death." She paused - "Oh! my dear Miss Jane (said I) how infinitely am I obliged to you for so entertaining a Story! You cannot think how it has diverted me! But have you quite done?"

"I have only to add my dear Sophia, that my Henry's elder Brother dieing about the same time, Lady Bridget became a Widow like myself, and as we had always loved each other in idea from the high Character in which we had ever been spoken of, though we had never met, we determined to live together. We wrote to one another on the same subject by the same post, so exactly did our feelings and our Actions coincide! We both eagerly embraced the proposals we gave and received of becoming one family, and have from that time lived together in the greatest affection."

"And is this all?" said I, "I hope you have not done."

"Indeed I have; and did you ever hear a Story more pathetic?"

"I never did - and it is for that reason it pleases me so much, for when one is unhappy nothing is so delightful to one's Sensations as to hear of equal Misery."

"Ah! but my Sophia, why are you unhappy?"

"Have you not heard, Madam of Willoughby's Marriage?" "But my Love why lament his perfidy, when you bore so well that of many young Men before?" "Ah! Madam, I was used to it then, but when Willoughby broke his Engagements I had not been dissapointed for half a year." "Poor Girl!" said Miss Jane.

SECONDA LETTERA

Da una Giovane ferita in Amore a un'amica -

Perché quest'ultima delusione grava in modo così opprimente sul mio Animo? Perché l'avverto di più, perché mi ferisce più profondamente di quelle che ho subito in passato? Possibile che io provi per Willoughby un affetto maggiore di quello che ho provato per i suoi amabili predecessori? - O sarà che i nostri sentimenti diventano più acuti quando vengono feriti di frequente? Devo supporre mia cara Belle che sia questo il Caso, perché non avverto la sensazione di essere legata più sinceramente a Willoughby di quanto lo fossi a Neville, a Fitzowen, o a entrambi i Crawford, per ciascuno dei quali provavo un tempo l'affetto più durevole che abbia mai infiammato un cuore di Donna. Ditemi allora cara Belle perché sospiro ancora quando penso all'infedele Edward, o perché piango quando vedo la sua Promessa sposa? perché di certo è questo che accade -. Tutti i miei Parenti sono preoccupati per me; temono per la mia salute; lamentano la mia mancanza di Vivacità; paventano gli effetti di entrambe le cose. Nella speranza di alleviare la mia Malinconia, indirizzando i miei pensieri ad altri argomenti, hanno invitato diversi loro amici a passare il Natale con noi. Lady Bridget Dashwood e sua Cognata Miss Jane sono attese per venerdì, e la famiglia del Colonnello Seaton sarà da noi la settimana prossima. Tutto ciò è estremamente gentile da parte di mio Zio e delle mie Cugine; ma che cosa può fare la presenza di una dozzina di persone a me indifferenti; se non stancarmi e angosciarmi -. Non concluderò questa Lettera finché non sarà arrivato qualcuno dei nostri Ospiti.


Venerdì Sera -       

Lady Bridget è arrivata Stamattina, e con lei, la sua dolce Cognata Miss Jane -. Benché conosca questa Donna affascinante da più di quindici Anni, non avevo mai fatto caso prima a quanto fosse bella. Ora ha circa 35 anni, e a dispetto di malattie, Dolori e Tempo trascorso è più in fiore di quanto io abbia mai visto in una Ragazza di 17. Sono rimasta deliziata da lei, nel momento in cui è entrata in casa, e lei è parsa altrettanto soddisfatta di me, restandomi vicina durante il resto della giornata. C'è qualcosa di così dolce, di così lieve nella sua Espressione, da farla sembrare Soprannaturale. La sua Conversazione è seducente come la sua figura -; non ho potuto fare a meno di dirle quanta Ammirazione avesse suscitato in me -. "Oh! Miss Jane" (ho detto) - e mi sono fermata perché in quel momento mi sentivo incapace di esprimermi come avrei voluto - "Oh! Miss Jane" - (ho ripetuto) - non riuscivo a trovare parole adatte ai miei sentimenti -. Lei sembrava in attesa di sentirmi parlare -. Io ero a disagio - avvilita - Avevo le Idee confuse - e sono riuscita solo ad aggiungere "Come state?" Lei ha visto e ha capito il mio Imbarazzo e con ammirevole presenza di spirito mi ha tolta d'impaccio dicendo - "Mia cara Sophia non siate turbata per aver rivelato il Vostro animo - cambierò Argomento senza far capire di averlo notato." Oh! come l'ho amata per la sua gentilezza! "Andate a cavallo tanto quanto eravate abituata a fare?" mi ha detto -. "Il medico mi ha consigliato di andare a cavallo, qui intorno ci sono Passeggiate deliziose, ho un cavallo Incantevole, amo in modo particolare questo Passatempo", ho risposto ripresami completamente dal mio Imbarazzo, "e in breve vado molto a cavallo." "Fate bene Tesoro mio", ha detto Lei, Poi dopo aver recitato il Verso che segue che era improvvisato e adatto a raccomandare sia le Cavalcate che il Candore -

"Cavalca dove puoi, Sii Candida dove ti è possibile", (1) ha aggiunto "io un tempo andavo a cavallo, ma è stato molti anni fa" - Lo ha detto con una Voce talmente Bassa e tremula, che sono rimasta in silenzio - Colpita dal suo Modo di Parlare non riuscivo a rispondere. "Non sono più andata a cavallo, ha proseguito, fissandomi in volto, da quando mi sono sposata."

Non ero mai stata più stupita - "Sposata, Signora!" ho ripetuto. "Avete ragione a mostrare quell'aria sorpresa, ha detto, visto che quanto ho detto può apparirvi incredibile - Eppure non c'è nulla di più vero del fatto che un tempo ero sposata."

"Allora perché vi chiamate Miss Jane?"

"Mi sposai, mia cara Sophia senza il consenso e all'insaputa di mio padre il defunto Ammiraglio Annesley. Era quindi necessario mantenere il Segreto con lui e con chiunque altro, fino a quando ci si fosse presentata un'occasione propizia -. Tale occasione ahimè! si presentò troppo presto con la morte del mio caro Cap. Dashwood - Perdonate queste lacrime, ha proseguito Miss Jane asciugandosi gli Occhi, le devo alla Memoria di mio Marito. Egli cadde mia cara Sophia, mentre combatteva per il suo Paese in America dopo una meravigliosa Unione durata sette Anni -. I miei Figli, due dolci Bambini e una Bambina, che hanno sempre abitato con mio Padre e con me, passando ai suoi occhi e a quelli di chiunque altro come i Figli di un Fratello (benché io fossi Figlia unica) erano il Conforto della mia Vita. Ma avevo appena perso il mio Henry, che queste dolci Creature si ammalarono e morirono -. Potete immaginare cara Sophia quali devono essere stati i miei sentimenti quando nel ruolo di Zia accompagnai i miei figli alla loro prematura Sepoltura -. Mio Padre non sopravvisse loro molte settimane - Morì, povero Buon Vecchio, felicemente ignaro fino all'ultimo istante del mio Matrimonio."

"Ma perché alla morte di vostro marito non l'avete confessato, assumendo il suo nome?"

"No, non riuscivo a risolvermi a compiere quel gesto; più ancora quando insieme ai miei Figli avevo perso ogni stimolo a farlo. Lady Bridget, e Voi stessa siete le uniche persone a conoscenza del mio essere stata sia Moglie che Madre. Dato che non riuscivo a convincermi a prendere il nome di Dashwood (un nome che dopo la morte del mio Henry non ho più potuto sentire senza commozione), ed ero consapevole di non aver diritto a quello di Annesley, ho abbandonato sia l'una che l'altra ipotesi, e da quando è morto mio Padre mi sono ripromessa di usare solo il mio Nome di battesimo." È rimasta in silenzio - "Oh! mia cara Miss Jane (ho detto io) come vi sono infinitamente grata per una Storia così interessante! Non potete immaginare che diversivo sia stato per me! Ma avete proprio finito?"

"Mi resta solo da aggiungere cara Sophia, che essendo morto nello stesso periodo il Fratello maggiore del mio Henry, Lady Bridget (2) si è trovata come me a diventare Vedova, e visto che ci eravamo sempre volute bene da lontano in ragione dell'alta Stima con cui avevamo sempre parlato l'una dell'altra, benché non ci fossimo mai incontrate, decidemmo di vivere insieme. Ci scrivemmo a vicenda sullo stesso argomento e con lo stesso giro di posta, e così avvenne che i nostri sentimenti e le nostre Azioni furono perfettamente coincidenti! Entrambe accogliemmo con gioia la proposta fatta e ricevuta di diventare una famiglia, e da allora abbiamo vissuto insieme con il massimo affetto."

"E questo è tutto?" dissi, "spero che non abbiate finito."

"Purtroppo sì; e avete mai sentito una Storia più commovente?"

"No, mai - ed è per questo che mi è piaciuta così tanto, perché quando si è infelici non c'è Sensazione più gradita di quella di ascoltare Sventure uguali alle proprie."

"Ah! ma mia cara Sophia, per quale motivo voi siete infelice?"

"Non avete saputo, Signora del Matrimonio di Willoughby?" "Ma Tesoro mio perché lamentare la sua perfidia, quando avete sopportato così bene quella di tanti Giovanotti prima di lui?" "Ah! Signora, prima ci ero abituata, ma quando Willoughby ha rotto il Fidanzamento non subivo una delusione da sei mesi." "Povera Ragazza!" ha detto Miss Jane.



(1) In realtà il verso non è improvvisato ma è una libera citazione da Essay on Man di Alexander Pope, 1, 15: "Laugh where we must, be candid where we can;" ("Ridi dove si deve, sii candido dove si può;").

(2) La vedova del fratello di Henry Dashwood dovrebbe chiamarsi "Mrs Dashwood"; il fatto che venga chiamata "Lady Bridget" indica che era figlia di un Pari e, come si usava fare per le donne figlie di titolati che sposavano uomini che non lo erano, aveva mantenuto anche l'appellativo della classe sociale a cui apparteneva per nascita insieme al cognome paterno, a cui si aggiungeva quello del marito, come si legge nella parte iniziale della lettera.

LETTER THE THIRD

From A young Lady in distress'd Circumstances
to her freind.

A few days ago I was at a private Ball given by Mr Ashburnham. As my Mother never goes out she entrusted me to the care of Lady Greville who did me the honour of calling for me in her way and of allowing me to sit forwards, which is a favour about which I am very indifferent especially as I know it is considered as confering a great obligation on me "So Miss Maria (said her Ladyship as she saw me advancing to the door of the Carriage) you seem very smart to night - My poor Girls will appear quite to disadvantage by you - I only hope your Mother may not have distressed herself to set you off. Have you got a new Gown on?"

"Yes Ma'am." replied I, with as much indifference as I could assume.

"Aye, and a fine one too I think - (feeling it, as by her permission I seated myself by her) I dare say it is all very smart - But I must own, for you know I always speak my mind, that I think it was quite a needless peice of expence - Why could not you have worn your old striped one? It is not my way to find fault with people because they are poor, for I always think that they are more to be despised and pitied than blamed for it, especially if they cannot help it, but at the same time I must say that in my opinion your old striped Gown would have been quite fine enough for its wearer - for to tell you the truth (I always speak my mind) I am very much afraid that one half of the people in the room will not know whether you have a Gown on or not - But I suppose you intend to make your fortune tonight -: Well, the sooner the better; and I wish you success."

"Indeed Ma'am I have no such intention -"

"Who ever heard a Young Lady own that she was a Fortune-hunter?" Miss Greville laughed, but I am sure Ellen felt for me.

"Was your Mother gone to bed before you left her?" said her Ladyship -

"Dear Ma'am," said Ellen "it is but nine o'clock."

"True Ellen, but Candles cost money, and Mrs Williams is too wise to be extravagant."

"She was just sitting down to supper Ma'am -"

"And what had she got for Supper?" "I did not observe." "Bread and Cheese I suppose." "I should never wish for a better supper." said Ellen. "You have never any reason" replied her Mother, "as a better is always provided for you." Miss Greville laughed excessively, as she constantly does at her Mother's wit.

Such is the humiliating Situation in which I am forced to appear while riding in her Ladyship's Coach - I dare not be impertinent, as my Mother is always admonishing me to be humble and patient if I wish to make my way in the world. She insists on my accepting every invitation of Lady Greville, or you may be certain that I would never enter either her House, or her Coach, with the disagreable certainty I always have of being abused for my Poverty while I am in them. - When we arrived at Ashburnham, it was nearly ten o'clock, which was an hour and a half later than we were desired to be there; but Lady Greville is too fashionable (or fancies herself to be so) to be punctual. The Dancing however was not begun as they waited for Miss Greville. I had not been long in the room before I was engaged to dance by Mr Bernard, but just as we were going to stand up, he recollected that his Servant had got his white Gloves; and immediately ran out to fetch them. In the mean time the Dancing began and Lady Greville in passing to another room went exactly before me - She saw me and instantly stopping, said to me though there were several people close to us;

"Hey day, Miss Maria! What cannot you get a partner? Poor Young Lady! I am afraid your new Gown was put on for nothing. But do not despair; perhaps you may get a hop before the Evening is over." So saying, she passed on without hearing my repeated assurance of being engaged, and leaving me very much provoked at being so exposed before every one - Mr Bernard however soon returned and by coming to me the moment he entered the room, and leading me to the Dancers my Character I hope was cleared from the imputation Lady Greville had thrown on it, in the eyes of all the old Ladies who had heard her speech. I soon forgot all my vexations in the pleasure of dancing and of having the most agreable partner in the room. As he is moreover heir to a very large Estate I could see that Lady Greville did not look very well pleased when she found who had been his Choice - She was determined to mortify me, and accordingly when we were sitting down between the dances, she came to me with more than her usual insulting importance attended by Miss Mason and said loud enough to be heard by half the people in the room, "Pray Miss Maria in what way of business was your Grandfather? for Miss Mason and I cannot agree whether he was a Grocer or a Bookbinder." I saw that she wanted to mortify me, and was resolved if I possibly could to prevent her seeing that her scheme succeeded. "Neither Madam; he was a Wine Merchant." "Aye, I knew he was in some such low way - He broke did not he?" "I beleive not Ma'am." "Did not he abscond?" "I never heard that he did." "At least he died insolvent?" "I was never told so before." "Why, was not your Father as poor as a Rat" "I fancy not," "Was not he in the Kings Bench once?" "I never saw him there." She gave me such a look, and turned away in a great passion; while I was half delighted with myself for my impertinence, and half afraid of being thought too saucy. As Lady Greville was extremely angry with me, she took no further notice of me all the Evening, and indeed had I been in favour I should have been equally neglected, as she was got into a party of great folks and she never speaks to me when she can to anyone else. Miss Greville was with her Mother's party at Supper, but Ellen preferred staying with the Bernards and me. We had a very pleasant Dance and as Lady G--- slept all the way home, I had a very comfortable ride.

The next day while we were at dinner Lady Greville's Coach stopped at the door, for that is the time of day she generally contrives it should. She sent in a message by the Servant to say that "she should not get out but that Miss Maria must come to the Coach-door, as she wanted to speak to her, and that she must make haste and come immediately - " "What an impertinent Message Mama!" said I - "Go Maria - " replied she - Accordingly I went and was obliged to stand there at her Ladyships pleasure though the Wind was extremely high and very cold.

"Why I think Miss Maria you are not quite so smart as you were last night - But I did not come to examine your dress, but to tell you that you may dine with us the day after tomorrow - Not tomorrow, remember, do not come tomorrow, for we expect Lord and Lady Clermont and Sir Thomas Stanley's family - There will be no occasion for your being very fine for I shant send the Carriage - If it rains you may take an umbrella - " I could hardly help laughing at hearing her give me leave to keep myself dry - "And pray remember to be in time, for I shant wait - I hate my Victuals over-done - But you need not come before the time - How does your Mother do -? She is at dinner is not she?" "Yes Ma'am we were in the middle of dinner when your Ladyship came." "I am afraid you find it very cold Maria." said Ellen. "Yes, it is an horrible East wind - said her Mother - I assure you I can hardly bear the window down - But you are used to be blown about by the wind Miss Maria and that is what has made your Complexion so ruddy and coarse. You young Ladies who cannot often ride in a Carriage never mind what weather you trudge in, or how the wind shews your legs. I would not have my Girls stand out of doors as you do in such a day as this. But some sort of people have no feelings either of cold or Delicacy - Well, remember that we shall expect you on Thursday at 5 o'clock - You must tell your Maid to come for you at night - There will be no Moon - and You will have an horrid walk home - My Comps to Your Mother - I am afraid your dinner will be cold - Drive on -" And away she went, leaving me in a great passion with her as she always does.

Maria Williams       

TERZA LETTERA

Da Una Giovane in ristrettezze Economiche
a un'amica.

Qualche giorno fa ero a un Ballo privato dato da Mr Asghburnam. Dato che mia Madre non esce mai mi ha affidato alle cure di Lady Greville che mi ha fatto l'onore di passare a prendermi e di permettermi di sedere nella direzione di marcia, favore al quale sono del tutto indifferente specialmente perché so che è fatto per mettermi in obbligo. "Così Miss Maria (ha detto sua Signoria non appena mi ha vista avvicinarmi alla portiera della Carrozza) sembrate molto elegante stasera - Le mie povere Ragazze saranno davvero svantaggiate rispetto a voi - spero solo che vostra Madre non si sia dovuta rovinare per agghindarvi. Non indossate un Abito nuovo?"

"Si Signora." ho risposto, con la massima indifferenza di cui sono stata capace.

"Sì, e anche troppo bello credo - (palpandolo, mentre col suo permesso mi sedevo accanto a lei) devo dire che è proprio molto elegante - Ma devo confessare, perché voi sapete che dico sempre quello che penso, che credo sia stata una spesa inutile - Non potevate mettervi quello vecchio a righe? Non è mio costume avere da ridire sulla gente perché è povera, perché penso sempre che siano più da disprezzare e compatire che da biasimare, specialmente se non possono evitarlo, ma allo stesso tempo devo dire che secondo me il vostro vecchio Vestito a righe sarebbe stato già abbastanza bello visto chi lo doveva indossare - perché a dire la verità (io dico sempre quello che penso) temo proprio che metà delle persone in sala non si accorgerà nemmeno se avete o no un Vestito. Ma suppongo che intendiate fare la vostra fortuna stasera -. Be', prima è meglio è; e vi auguro di riuscirci."

"In verità Signora non avevo questa intenzione -"

"Chi ha mai sentito una Signorina ammettere di essere a caccia di un buon partito?" Miss Greville rideva, ma sono certa che Ellen mi compativa.

"Vostra Madre è andata a letto prima che voi usciste?" ha detto sua Signoria -

"Ma Signora cara", ha detto Ellen " sono solo le nove."

"È vero, ma le Candele costano, e Mrs Williams è troppo saggia per essere spendacciona."

"Stava proprio per mettersi a tavola per la cena Signora -"

"E che cosa aveva per Cena?" "Non ci ho fatto caso." "Pane e Formaggio suppongo." "Non potrei desiderare cena migliore." ha detto Ellen. "Non ne hai mai avuto ragione" ha riposto la Madre, "visto che ne hai sempre una migliore." Miss Greville ha riso in modo eccessivo, come fa sempre alle battute della Madre.

Tale è l'umiliante Situazione in cui sono costretta ad apparire quando vado in carrozza con sua Signoria - non oso essere impertinente, perché mia Madre mi ha sempre ammonita a essere umile e paziente se voglio fare strada nel mondo. Insiste affinché io accetti tutti gli inviti di Lady Greville, altrimenti potete essere certa che non entrerei mai più in Casa sua, o nella sua Carrozza, con la sgradevole certezza di essere sempre insultata per la mia povertà mentre sono con lei. - Quando siamo arrivate dagli Ashburnham, erano quasi le dieci, quasi un'ora e mezza dopo quanto era scritto sull'invito; ma Lady Greville è troppo alla moda (o crede di esserlo) per essere puntuale. Tuttavia le Danze non erano ancora iniziate perché avevano aspettato Miss Greville. Non ero da molto in sala quando sono stata invitata da Mr Bernard, ma proprio mentre stavamo per alzarci, lui si è ricordato che i Guanti bianchi ce li aveva il suo Servitore; ed è immediatamente corso a prenderli. Nel frattempo il Ballo è iniziato e Lady Greville andando verso un'altra sala è passata proprio davanti a me. - Mi ha visto e si è fermata subito, e anche se c'erano diverse persone vicino a noi mi ha detto;

"Ohilà, Miss Maria! Non siete riuscita a trovare un cavaliere? Poverina! Temo che abbiate messo il Vestito nuovo per niente. Ma non disperate; forse quattro salti riuscirete a farli prima della fine della Serata. " Così dicendo, ha proseguito senza ascoltare le mie ripetute assicurazioni circa il fatto di essere impegnata, e lasciandomi profondamente irritata per essere stata messa in mostra davanti a tutti - comunque Mr Bernard è tornato subito e il fatto che si sia diretto verso di me non appena entrato in sala, e mi abbia condotta verso i Ballerini spero che abbia scagionato la mia Reputazione dall'accusa gettata là da Miss Greville, agli occhi di tutte le vecchie Signore che avevano sentito le sue parole. Il piacere di ballare e di avere il cavaliere più simpatico della sala, mi ha fatto subito dimenticare tutto il mio malumore. Dato che per giunta è l'erede di una vasta Proprietà mi sono resa conta di quanto Lady Greville non gradisse la cosa quando ha scoperto chi aveva scelto come Dama - Era decisa a umiliarmi, e di conseguenza quando ci siamo seduti tra un ballo e l'altro, è venuta da me con un'aria di importanza più insolente del solito accompagnata da Miss Mason e ha detto abbastanza forte da essere sentita da metà della gente che era in sala, "Scusate Miss Maria di quale genere di affari si occupava vostro Nonno? perché Miss Mason e io non riusciamo a metterci d'accordo se fosse un Droghiere o un Rilegatore." Mi sono resa conto che voleva umiliarmi, ed ero decisa se fosse stato possibile a impedire che il suo progetto avesse successo. "Nessuno dei due Signora; era un Commerciante di Vini." "Ah ecco, lo sapevo che faceva un mestiere umile - È fallito non è vero?" "Credo di no Signora." "Non è scappato?" "Non l'ho mai sentito dire." Mi ha dato una tale occhiata, e se n'è andata con aria molto indignata; mentre io ero mezzo deliziata dalla mia impertinenza, e mezzo impaurita di essere giudicata troppo sfacciata. Dato che Lady Greville era estremamente in collera con me, non mi ha più degnata di uno sguardo per tutta la Serata, e a dire il vero anche se fossi stata nelle sue grazie sarei stata egualmente trascurata, visto che si era unita a un gruppo molto folto e non parla mai con me se può farlo con chiunque altro. Miss Greville era nello stesso gruppo della Madre durante la Cena, ma Ellen ha preferito stare con i Bernard e con me. Il Ballo è stato molto piacevole e siccome Lady G--- al ritorno ha dormito per tutto il tragitto, anche il viaggio è andato molto bene.

Il giorno dopo mentre eravamo a pranzo la Carrozza di Lady Greville si è fermata alla porta, perché ritiene che sia questo l'orario che lei è in dovere di scegliere. Ha mandato un messaggio tramite la Cameriera per dire che "non sarebbe scesa ma che Miss Maria doveva andare alla Carrozza, visto che lei voleva parlare con lei, e che doveva fare in fretta e venire immediatamente -" "Che messaggio impertinente Mamma!" ho detto - "Vai Maria -" ha risposto lei - Di conseguenza sono andata e sono stata costretta a stare lì in piedi ai comodi di sua Signoria anche se c'era un Vento estremamente forte e molto freddo.

"Be' credo proprio Miss Maria che non siate affatto elegante come ieri sera - Ma non sono venuta per occuparmi del vostro abbigliamento, ma per dirvi che dopodomani potete pranzare con noi - Non domani, mi raccomando, non dovete venire domani, perché aspetto Lord e Lady Clermont e la famiglia di Sir Thomas Stanley - Non ci sarà bisogno di agghindarvi perché non manderò la Carrozza - Se dovesse piovere potete prendere un ombrello -" Sono riuscita a stento a trattenermi da ridere nel sentire che mi dava il permesso di non bagnarmi - "E vi prego di ricordare di essere puntuale, perché non vi aspetterò - odio i Cibi troppo cotti - Ma non dovete venire prima del tempo - Come sta vostra Madre? - È a pranzo no?" "Sì Signora eravamo nel bel mezzo del pranzo quando vostra Signoria è arrivata." "Temo che stiate sentendo troppo freddo." ha detto Ellen. "Sì, c'è un tremendo Vento da Est - ha detto sua Madre - Ti assicuro che riesco a malapena a sopportare il finestrino abbassato - Ma voi siete abituata a essere esposta ai quattro venti Miss Maria ed è questo che ha reso la vostra Carnagione così ruvida e colorita. Voi Signorine che non potete spesso viaggiare in Carrozza non fate mai caso al tempo quando uscite, o a come il vento vi metta in mostra le gambe. Io non vorrei che le mie Ragazze se ne stessero fuori della porta in una giornata come questa come state facendo voi. Ma certe persone non hanno nessun riguardo né per il freddo né per la Delicatezza. - Bene, ricordatevi che vi aspettiamo per giovedì alle 5 - Dovete dire alla vostra Cameriera di venirvi a prendere la sera - Non ci sarà Luna - e sarà un ritorno a casa orribile - I miei Rispetti a Vostra Madre - Temo che il vostro pranzo si sia raffreddato - Andiamo -" E se n'è andata, lasciandomi così in collera con lei come non lo ero mai stata.

Maria Williams       

LETTER THE FORTH

From a young Lady rather impertinent to her freind.

We dined yesterday with Mr Evelyn where we were introduced to a very agreable looking Girl his Cousin. I was extremely pleased with her appearance, for added to the charms of an engaging face, her manner and voice had something peculiarly interesting in them. So much so, that they inspired me with a great curiosity to know the history of her Life, who were her Parents, where she came from, and what had befallen her, for it was then only known that she was a relation of Mr Evelyn, and that her name was Grenville. In the evening a favourable opportunity offered to me of attempting at least to know what I wished to know, for every one played at Cards but Mrs Evelyn, My Mother, Dr Drayton, Miss Grenville and myself, and as the two former were engaged in a whispering Conversation, and the Doctor fell asleep, we were of necessity obliged to entertain each other. This was what I wished and being determined not to remain in ignorance for want of asking, I began the Conversation in the following Manner.

"Have you been long in Essex Ma'am?"

"I arrived on Tuesday."

"You came from Derbyshire?"

"No, Ma'am -! appearing surprised at my question, from Suffolk." You will think this a good dash of mine my dear Mary, but you know that I am not wanting for Impudence when I have any end in veiw. "Are you pleased with the Country Miss Grenville? Do you find it equal to the one you have left?"

"Much superior Ma'am in point of Beauty." She sighed. I longed to know for why.

"But the face of any Country however beautiful said I, can be but a poor consolation for the loss of one's dearest Freinds." She shook her head, as if she felt the truth of what I said. My Curiosity was so much raised, that I was resolved at any rate to satisfy it.

"You regret having left Suffolk then Miss Grenville?" "Indeed I do." "You were born there I suppose?" "Yes Ma'am I was and passed many happy years there -"

"That is a great comfort -" said I - "I hope Ma'am that you never spent any unhappy one's there."

"Perfect Felicity is not the property of Mortals, and no one has a right to expect uninterrupted Happiness. - Some Misfortunes I have certainly met with -"

"What Misfortunes dear Ma'am?" replied I, burning with impatience to know every thing. "None Ma'am I hope that have been the effect of any wilfull fault in me." "I dare say not Ma'am, and have no doubt but that any sufferings you may have experienced could arise only from the cruelties of Relations or the Errors of Freinds." She sighed - "You seem unhappy my dear Miss Grenville - Is it in my power to soften your Misfortunes?" "Your power Ma'am replied she extremely surprised; it is in no ones power to make me happy." She pronounced these words in so mournfull and Solemn an accent, that for some time I had not courage to reply - I was actually silenced. I recovered myself however in a few moments and looking at her with all the affection I could, "My dear Miss Grenville said I you appear extremely young - and may probably stand in need of some one's advice whose regard for you, joined to superior Age, perhaps superior Judgement might authorise her to give it -. I am that person, and I now challenge you to accept the offer I make you of my Confidence and Freindship, in return to which I shall only ask for yours-"

"You are extremely obliging Ma'am - said She - and I am highly flattered by your attention to me -. But I am in no difficulty, no doubt, no uncertainty of situation in which any Advice can be wanted. Whenever I am however continued she brightening into a complaisant Smile, I shall know where to apply."

I bowed, but felt a good deal mortified by such a repulse; Still however I had not given up my point. I found that by the appearance of Sentiment and Freindship nothing was to be gained and determined therefore to renew my Attacks by Questions and suppositions.

"Do you intend staying long in this part of England Miss Grenville?"

"Yes Ma'am, some time I beleive."

"But how will Mr and Mrs Grenville bear your Absence?"

"They are neither of them alive Ma'am."

This was an answer I did not expect - I was quite silenced, and never felt so awkward in my Life -.

QUARTA LETTERA

Da una Giovane alquanto impertinente a un'amica.

Ieri abbiamo cenato da Mr Evelyn dove ci è stata presentata una Ragazza dall'aspetto molto gradevole che è sua Cugina. La sua figura mi è piaciuta moltissimo, perché oltre al fascino di un viso simpatico, le sue maniere e la sua voce avevano un che di particolarmente interessante. A tal punto, che hanno suscitato in me una grande curiosità di conoscere la storia della sua Vita, chi fossero i suoi Genitori, da dove venisse, e che cosa le fosse capitato, poiché in quel momento si sapeva soltanto che era parente di Mr Evelyn, e che il suo nome era Grenville. La sera mi si è offerta l'opportunità favorevole di cercare finalmente di sapere ciò che desideravo conoscere, perché tutti giocavano a Carte tranne Mrs Evelyn, Mia Madre, il Dr Drayton, Miss Grenville e io, e siccome le prime due erano impegnate in una Conversazione a bassa voce, e il Dottore si era addormentato, eravamo per forza obbligate a intrattenerci l'una con l'altra. Era ciò che avevo desiderato ed essendo decisa a non restare nell'ignoranza per mancanza di domande, ho iniziato la Conversazione così.

"Siete da molto nell'Essex signorina?"

"Sono arrivata martedì."

"Venite dal Derbyshire?"

"No, signorina! - come sorpresa dalla mia domanda, dal Suffolk." Penserai che sia stato un bel colpo basso dei miei mia cara Mary, ma sai che non difetto di Faccia tosta quando ho uno scopo in mente. "Vi piace questa Regione Miss Grenville? La trovate come quella che avete lasciato?"

"Molto superiore signorina quanto a Bellezza." Ha sospirato. Io morivo dalla voglia di sapere perché.

"Ma il volto di qualsiasi Regione per quanto sia bello ho detto, è una magra consolazione di fronte alla perdita degli Amici più cari." Ha scosso la testa, come se avvertisse dentro di sé la verità di quanto avevo detto. La mia Curiosità era talmente cresciuta, che ero risoluta a soddisfarla a ogni costo.

"Allora Miss Grenville rimpiangete di aver lasciato il Suffolk?" "In effetti sì." "Suppongo cha siate nata lì?" "Sì signorina e lì ho trascorso molti anni felici" -

"Questa è una gran consolazione -" ho detto - "spero signorina che non ne abbiate trascorso nessuno infelice."

"La Felicità perfetta non è di questo Mondo, e nessuno ha il diritto di aspettarsi una Felicità ininterrotta. - Qualche Disgrazia mi è certamente toccata" -

"Quali Disgrazie cara signorina?" ho replicato, mentre ardevo dall'impazienza di sapere tutto. "Spero nessuna signorina che sia stato causata da qualche mia colpa volontaria." "Credo proprio di no signorina, e non ho dubbi che qualsiasi sofferenza possiate aver patito sia scaturita solo dalla crudeltà dei Parenti o dagli Errori degli Amici." Ha sospirato - "Sembrate infelice mia cara Miss Grenville - È in mio potere alleviare le vostre Sventure?" "In vostro potere signorina? ha risposto estremamente stupita; nessuno può avere il potere di rendermi felice." Ha pronunciato queste parole con un tono così triste e Solenne, che per un po' non ho avuto il coraggio di rispondere - ero davvero ammutolita. Tuttavia dopo qualche istante mi sono ripresa e guardandola con tutto l'affetto di cui ero capace, "Mia cara Miss Grenville ho detto voi sembrate molto giovane - e probabilmente avete bisogno dei consigli di qualcuna che per la stima che ha per voi, unita all'Età, e forse a una superiore facoltà di Giudizio possa sentirsi autorizzata a darveli -. Quella persona sono io, e ora esigo che accettiate l'offerta della mia Fiducia e della mia Amicizia, in cambio delle quali chiedo solo le vostre" -

"Siete estremamente gentile signorina - ha detto Lei - e sono profondamente lusingata dalle Attenzioni che avete per me -. Ma la mia situazione non presenta nessuna difficoltà, nessun dubbio, nessuna incertezza per le quali sia necessario un Consiglio. Tuttavia qualora ne avessi bisogno ha proseguito illuminandosi di un Sorriso garbato, saprò dove rivolgermi."

"Ho fatto un inchino, ma mi sentivo molto mortificata dal suo rifiuto; Comunque non mi ero ancora arresa. Avevo capito che con i Sentimenti e le profferte di Amicizia non sarei arrivata a nulla e ho deciso perciò di ritornare all'Attacco con Domande e supposizioni.

"Intendete restare a lungo in questa parte dell'Inghilterra Miss Grenville?"

"Si signorina, credo per un po'."

"Ma come faranno Mr e Mrs Grenville a sopportare la vostra Assenza?

"Nessuno di loro due è in vita signorina."

Questa era una risposta che non mi sarei aspettata - sono completamente ammutolita, e in Vita mia non mi sono mai sentita così imbarazzata -.

LETTER THE FIFTH

From a Young Lady very much in love to her Freind.

My Uncle gets more Stingy, my Aunt more particular, and I more in love every day. What shall we all be at this rate by the end of the year! I had this morning the happiness of receiving the following Letter from my dear Musgrove.

Sackville St. Janry. 7th       

It is a month to day since I first beheld my lovely Henrietta, and the sacred anniversary must and shall be kept in a manner becoming the day - by writing to her. Never shall I forget the moment when her Beauties first broke on my sight - No time as you well know can erase it from my Memory. It was at Lady Scudamores. Happy Lady Scudamore to live within a mile of the divine Henrietta! When the lovely Creature first entered the room, Oh! what were my sensations? The sight of you was like the sight of a wonderful fine Thing. I started - I gazed at her with Admiration - She appeared every moment more Charming, and the unfortunate Musgrove became a Captive to your Charms before I had time to look about me. Yes Madam, I had the happiness of adoring you, an happiness for which I cannot be too grateful. "What said he to himself is Musgrove allowed to die for Henrietta? Enviable Mortal! and may he pine for her who is the object of universal Admiration, who is adored by a Colonel, and toasted by a Baronet! - Adorable Henrietta how beautiful you are! I declare you are quite divine! You are more than Mortal. You are an Angel. You are Venus herself. In short Madam you are the prettiest Girl I ever saw in my Life - and her Beauty is encreased in her Musgroves Eyes, by permitting him to love her and allowing me to hope. And Ah! Angelic Miss Henrietta Heaven is my Witness how ardently I do hope for the death of your villanous Uncle and his Abandoned Wife, Since my fair one, will not consent to be mine till their decease has placed her in affluence above what my fortune can procure -. Though it is an improvable Estate -. Cruel Henrietta to persist in such a resolution! I am at Present with my Sister where I mean to continue till my own house which tho' an excellent one is at present somewhat out of repair, is ready to receive me. Amiable princess of my Heart farewell - Of that Heart which trembles while it signs itself Your most ardent Admirer

and devoted humble Servt.       

T. Musgrove.       

There is a pattern for a Love-letter Matilda! Did you ever read such a masterpeice of Writing? Such Sense, Such Sentiment, Such purity of Thought, such flow of Language and such unfeigned Love in one Sheet? No, never I can answer for it, since a Musgrove is not to be met with by every Girl. Oh! how I long to be with him! I intend to send him the following in answer to his Letter tomorrow.

My dearest Musgrove -. Words cannot express how happy your Letter made me; I thought I should have cried for Joy, for I love you better than any body in the World. I think you the most amiable, and the handsomest Man in England, and so to be sure you are. I never read so sweet a Letter in my Life. Do write me another just like it, and tell me you are in love with me in every other line. I quite die to see you. How shall we manage to see one another -? for we are so much in love that we cannot live asunder. Oh! my dear Musgrove you cannot think how impatiently I wait for the death of my Uncle and Aunt - If they will not die soon, I beleive I shall run mad, for I get more in love with you every day of my Life. How happy your Sister is to enjoy the pleasure of your Company in her house, and how happy every body in London must be because you are there. I hope you will be so kind as to write to me again soon, for I never read such sweet Letters as yours. I am my dearest Musgrove most truly and faithfully Yours for ever and ever

Henrietta Halton -       

I hope he will like my answer; it is as good a one as I can write though nothing to his; Indeed I had always heard what a dab he was at a Love-letter. I saw him you know for the first time at Lady Scudamores - And when I saw her Ladyship afterwards she asked me how I liked her Cousin Musgrove?

"Why upon my word said I, I think he is a very handsome young Man."

"I am glad you think so replied she, for he is distractedly in love with you."

"Law! Lady Scudamore said I, how can you talk so ridiculously?"

"Nay, t'is very true answered She, I assure you, for he was in love with you from the first moment he beheld you."

"I wish it may be true said I, for that is the only kind of love I would give a farthing for - There is some Sense in being in love at first sight."

"Well, I give you Joy of your conquest, replied Lady Scudamore, and I beleive it to have been a very complete one; I am sure it is not a contemptible one, for my Cousin is a charming young fellow, has seen a great deal of the World, and writes the best Love-letters I ever read."

This made me very happy, and I was excessively pleased with my conquest. However, I thought it was proper to give myself a few Airs -. So I said to her -

"This is all very pretty Lady Scudamore, but you know that we young Ladies who are Heiresses must not throw ourselves away upon Men who have no fortune at all."

"My dear Miss Halton said She, I am as much convinced of that as you can be, and I do assure you that I should be the last person to encourage your marrying any one who had not some pretensions to expect a fortune with you. Mr Musgrove is so far from being poor that he has an estate of Several hundreds an year which is capable of great Improvement, and an excellent House, though at present it is not quite in repair."

"If that is the case replied I, I have nothing more to say against him, and if as you say he is an informed young Man and can write a good Love-letters, I am sure I have no reason to find fault with him for admiring me, tho' perhaps I may not marry him for all that Lady Scudamore."

"You are certainly under no obligation to marry him answered her Ladyship, except that which love himself will dictate to you, for if I am not greatly mistaken You are at this very moment unknown to yourself, cherishing a most tender affection for him."

"Law, Lady Scudamore replied I blushing how can you think of such a thing?"

"Because every look, every word betrays it, answered She; Come my dear Henrietta, consider me as a freind, and be sincere with me - Do not you prefer Mr Musgrove to any man of your acquaintance?"

"Pray do not ask me such questions Lady Scudamore, said I turning away my head, for it is not fit for me to answer them."

"Nay my Love replied she, now you confirm my suspicions. But why Henrietta should you be ashamed to own a well-placed Love, or why refuse to confide in me?"

"I am not ashamed to own it; said I taking Courage. I do not refuse to confide in you or blush to say that I do love your cousin Mr Musgrove, that I am sincerely attached to him, for it is no disgrace to love a handsome Man. If he were plain indeed I might have had reason to be ashamed of a passion which must have been mean since the Object would have been unworthy. But with such a figure and face, and such beautiful hair as your Cousin has, why should I blush to own that such Superior Merit has made an impression on me."

"My Sweet Girl (said Lady Scudamore embracing me with great Affection) what a delicate way of thinking you have in these Matters, and what a quick discernment for one of your years! Oh! how I honour you for such Noble Sentiments!"

"Do you Ma'am,? said I; You are vastly obliging. But pray Lady Scudamore did your Cousin himself tell you of his Affection for me? I shall like him the better if he did, for what is a Lover without a Confidante?"

"Oh! my Love replied She, you were born for each other. Every word you say more deeply convinces me that your Minds are actuated by the invisible power of simpathy, for your opinions and Sentiments so exactly coincide. Nay, the colour of your Hair is not very different. Yes my dear Girl, the poor despairing Musgrove did reveal to me the story of his Love -. Nor was I surprised at it - I know not how it was, but I had a kind of presentiment that he would be in love with you."

"Well, but how did he break it to you?"

"It was not till after Supper. We were sitting round the fire together talking on indifferent Subjects, though to say the truth the Conversation was cheifly on my side for he was thoughtful and silent, when on a Sudden he interrupted me in the midst of something I was saying, by exclaiming in a most Theatrical tone -

Yes I'm in love I feel it now

And Henrietta Halton has undone me -"

"Oh! What a sweet Way replied I, of declaring his Passion! To make such a couple of charming Lines about me! What a pity it is that they are not in rhime!"

"I am very glad you like it answered She; To be sure there was a great deal of Taste in it. And are you in love with her, Cousin? said I, I am very sorry for it, for unexceptionable as you are in every respect, with a pretty Estate capable of Great improvements, and an excellent House tho' somewhat out of repair, Yet who can hope to aspire with Success to the adorable Henrietta who has had an offer from a Colonel and been toasted by a Baronet" - "That I have - " cried I. Lady Scudamore continued. "Ah dear Cousin replied he, I am so well convinced of the little Chance I can have of winning her who is adored by thousands, that I need no assurances of yours to make me more thoroughly so. Yet surely neither you or the fair Henrietta herself will deny me the exquisite Gratification of dieing for her, of falling a victim to her Charms. And when I am dead" - continued he -

"Oh Lady Scudamore, said I wiping my eyes, that such a sweet Creature should talk of dieing!"

"It is an affecting Circumstance indeed, replied Lady Scudamore. When I am dead said he, let me be carried and lain at her feet, and perhaps she may not disdain to drop a pitying tear on my poor remains."

"Dear Lady Scudamore interrupted I, say no more on this affecting Subject. I cannot bear it."

"Oh! how I admire the sweet Sensibility of your Soul, and as I would not for Worlds wound it too deeply, I will be silent."

"Pray go on." said I. She did so.

"And then added he, Ah! Cousin imagine what my transports will be when I feel the dear precious drops trickle o'er my face! Who would not die to haste such extacy! And when I am interred, may the divine Henrietta bless some happier Youth with her affection, May he be as tenderly attached to her as the hapless Musgrove and while he crumbles to dust, May they live an example of Felicity in the Conjugal state!"

Did you ever hear any thing so pathetic? What a charming Wish, to be lain at my feet when he was dead! Oh! What an exalted mind he must have to be capable of Such a wish! Lady Scudamore went on.

"Ah! my dear Cousin replied I to him, Such noble behaviour as this, must melt the heart of any Woman however obdurate it may naturally be; and could the divine Henrietta but hear your generous wishes for her happiness, all gentle as is her Mind, I have not a doubt but that she would pity your affection and endeavour to return it." "Oh! Cousin answered he, do not endeavour to raise my hopes by such flattering Assurances. No, I cannot hope to please this angel of a Woman, and the only thing which remains for me to do, is to die." "True Love is ever desponding replied I, but I my dear Tom will give you even greater hopes of conquering this fair one's heart, than I have yet given you, by assuring you that I watched her with the strictest attention during the whole day, and could plainly discover that she cherishes in her bosom though unknown to herself, a most tender affection for you."

"Dear Lady Scudamore cried I, This is more than I ever knew!"

"Did not I say that it was unknown to yourself? I did not, continued I to him, encourage you by saying this at first, that Surprise might render the pleasure Still Greater." "No Cousin replied he in a languid voice, nothing will convince me that I can have touched the heart of Henrietta Halton, and if you are deceived yourself, do not attempt deceiving me." "Inshort my Love it was the work of some hours for me to persuade the poor despairing Youth that you had really a preference for him; but when at last he could no longer deny the force of my arguments, or discredit what I told him, his transports, his Raptures, his Extacies are beyond my power to describe."

"Oh! the dear Creature, cried I, how passionately he loves me! But dear Lady Scudamore did you tell him that I was totally dependant on my Uncle and Aunt?"

"Yes, I told him every thing."

"And what did he say."

"He exclaimed with virulence against Uncles and Aunts; Accused the Laws of England for allowing them to possess their Estates when wanted by their Nephews or Neices, and wished he were in the House of Commons, that he might reform the Legislature, and rectify all its abuses."

"Oh! the sweet Man! What a spirit he has!" said I.

"He could not flatter himself he added, that the adorable Henrietta would condescend for his Sake to resign those Luxuries and that Splendor to which She had been used, and accept only in exchange the Comforts and Elegancies which his limited Income could afford her, even supposing that his house were in Readiness to receive her. I told him that it could not be expected that she would; it would be doing her an injustice to suppose her capable of giving up the power she now possesses and so nobly uses of doing such extensive Good to the poorer part of her fellow Creatures, merely for the gratification of you and herself."

"To be sure said I, I am very Charitable every now and then. And what did Mr Musgrove say to this?"

"He replied that he was under a melancholy Necessity of owning the truth of what I said, and that therefore if he should be the happy Creature destined to be the Husband of the Beautiful Henrietta he must bring himself to wait, however impatiently, for the fortunate day, when she might be freed from the power of worthless Relations and able to bestow herself on him."

What a noble Creature he is! Oh! Matilda what a fortunate one I am, who am to be his Wife! My Aunt is calling me to come and make the pies. So adieu my dear freind.

and beleive me yours etc - H. Halton.       

F I N I S.

QUINTA LETTERA

Da una Giovane molto innamorata a un'Amica.

Mio Zio diventa più tirchio, mia Zia più meticolosa, e io più innamorata ogni giorno di più. Di questo passo chissà che cosa sarà di noi alla fine dell'anno! Stamattina ho avuto la gioia di ricevere la Lettera che segue dal mio caro Musgrove.

Sackville Street, 7 gennaio       

Oggi è un mese da quando ho posato gli occhi sulla mia incantevole Henrietta, e il sacro anniversario dev'essere celebrato in maniera adeguata - scrivendole. Non dimenticherò mai il momento in cui le sue Grazie hanno per la prima volta colpito il mio sguardo - Il tempo come voi ben sapete non potrà mai cancellarlo dalla mia Memoria. È stato da Lady Scudamore. Felice Lady Scudamore a vivere entro un miglio dalla mia divina Henrietta! Quando l'incantevole Creatura è entrata per la prima volta nella stanza, Oh! quali furono le mie sensazioni? Vedervi fu come vedere qualcosa di meravigliosamente bello. Rimasi attonito - fissandola con Ammirazione - Appariva a ogni istante più Affascinante, e lo sventurato Musgrove è diventato Schiavo del vostro Fascino prima che avessi il tempo di guardarmi intorno. Sì Signora, ho avuto la gioia di adorarvi, una gioia per la quale la mia gratitudine non sarà mai troppa. Ciò che Musgrove disse a se stesso fu "mi sarà concesso di morire per Henrietta?" Invidiabile Mortale! e come può egli struggersi per l'oggetto di un'Ammirazione universale, che è adorata da un Colonnello, e a cui brinda un Baronetto! - Adorabile Henrietta come siete bella! Proclamo che voi siete assolutamente divina! Siete più che Mortale. Siete un Angelo. Siete Venere in persona. In breve Signora voi siete la Ragazza più graziosa che abbia mai visto in Vita mia - e la sua Bellezza è accresciuta agli Occhi di Musgrove, dal permesso di amarla e dalla concessione di sperare. E Ah! Angelica Miss Henrietta il Cielo mi è Testimone di quanto ardentemente io speri la morte del vostro infame Zio e della sua Dissoluta Consorte, visto che la mia bella, non acconsentirà a essere mia fin quando la loro dipartita non le apporterà una ricchezza superiore a quella che può procurarle il mio patrimonio -. Benché sia una Proprietà suscettibile di miglioramento -. Crudele Henrietta a persistere in tale risoluzione! Al Momento sono da mia Sorella dove intendo restare fino a quando la mia casa che benché eccellente è al momento alquanto in cattivo stato, sia pronta ad accogliermi. Addio amabile principessa del mio Cuore - Di quel Cuore che trema mentre si firma il Vostro più ardente Ammiratore

e devoto, umile Servo.       

T. Musgrove.       

È un modello di lettera d'amore Matilda! Hai mai letto una tale capolavoro di Scrittura? Un tale Buonsenso, Un tale Sentimento, Una tale purezza di pensiero, una tale fluidità di Penna e un tale Amore sincero in una Pagina? No, mai potrò replicare a essa, perché non capita a tutte le ragazze di incontrare un Musgrove. Oh! come ardo dal desiderio di lui! Ho intenzione di mandargli domani la seguente risposta.

Mio carissimo Musgrove - Le parole non riescono a esprimere quanto mi abbia reso felice la vostra Lettera; credevo che avrei pianto dalla Gioia, perché vi amo più di chiunque altro al Mondo. Credo che siate l'Uomo più amabile e più bello di tutta l'Inghilterra, e certamente lo siete. Non ho mai letto una Lettera così dolce in Vita mia. Scrivetemene un'altra uguale, e ripetete in ogni riga che mi amate. Muoio letteralmente dalla voglia di vedervi. Come riusciremo a vederci? - perché siamo talmente innamorati che non possiamo vivere separati. Oh! mio caro Musgrove non potete nemmeno immaginare con quanta impazienza stia aspettando la morte di mio Zio e di mia Zia - Se non moriranno presto, credo che impazzirò, perché ogni giorno che passa vi amo sempre di più. Che felicità per vostra Sorella godere in casa sua della vostra Compagnia, e che felicità dev'essere per tutti a Londra che voi siate là. Spero che sarete così gentile da scrivermi presto di nuovo, perché non ho mai letto una Lettera dolce come la vostra. Sono mio carissimo Musgrove la più sincera e fedele Vostra sempre e per sempre

Henrietta Halton -       

Spero che la mia risposta gli piaccia; è la migliore che sono riuscita a scrivere benché non sia niente in confronto alla sua; In effetti ho sempre sentito dire di come egli avesse un tocco particolare per le lettere d'amore. Come sai l'ho visto per la prima volta da Lady Scudamore - E quando in seguito l'ho rivista sua Signoria mi ha chiesto che ne pensassi del Cugino Musgrove.

"Be' parola d'onore ho detto, credo che sia un gran bel Giovanotto."

"Sono lieta che abbiate risposto così, perché lui è follemente innamorato di voi."

"Ma andiamo! Lady Scudamore ho detto, come potete parlare in modo così assurdo?"

"Ma no, è assolutamente vero ha risposto, ve l'assicuro, visto che si è innamorato di voi dal primo istante in cui vi ha vista."

"Vorrei che fosse vero ho detto, perché è il solo genere d'amore che per me vale qualcosa - C'è del Buonsenso nell'innamorarsi a prima vista."

"Bene, sono felice della vostra conquista, ha replicato Lady Scudamore, e la ritengo una conquista davvero completa; sono certa che non sia per niente disprezzabile, poiché mio Cugino è un giovanotto affascinante, ha visto un bel po' di Mondo, e scrive le più belle lettere d'amore che io abbia mai letto."

Queste parole mi hanno resa molto felice, ed ero estremamente soddisfatta della mia conquista. Tuttavia, ho pensato che fosse opportuno darmi un po' di Tono -. Così le ho detto -

"Tutto questo è molto bello Lady Scudamore, ma sapete che le giovani Fanciulle Ereditiere non devono gettarsi via con Uomini senza alcun patrimonio."

"Mia cara Miss Halton ha detto, di questo sono assolutamente convinta quanto voi, e vi assicuro che sarei l'ultima a consigliarvi un matrimonio con qualcuno che non abbia le vostre stesse aspettative di un buon patrimonio. Mr Musgrove è molto lontano dal poter essere considerato povero visto che ha una rendita di Diverse centinaia di sterline l'anno suscettibile di notevole Aumento, e una Casa eccellente, benché al momento non sia in ottimo stato."

"Se le cose stanno così ho risposto, non ho più nulla da dire su di lui, e se come dite è un Giovanotto a posto ed è in grado di scrivere delle belle lettere d'amore, sono certa di non avere nulla da obiettare circa la sua ammirazione per me, anche se forse non posso sposarlo solo per questo Lady Scudamore."

"Di certo non avete nessun obbligo di sposarlo ha risposto Lady Scudamore, salvo quello che vi detta l'amore, perché se non mi sbaglio di grosso Voi benché per adesso in modo inconsapevole, nutrite per lui l'affetto più tenero."

"Ma andiamo, Lady Scudamore ho risposto come potete pensare una cosa del genere?"

"Perché ogni sguardo, ogni parola lo rivela, ha risposto; Andiamo mia cara Henrietta, consideratemi un'amica, e siate sincera con me - Non preferite Mr Musgrove a tutti gli uomini che conoscete?"

"Vi prego di non farmi domande simili Lady Scudamore, ho detto voltando il capo, perché per me rispondere sarebbe sconveniente."

"Ma no Tesoro mio ha replicato, ora ho la conferma dei miei sospetti. Ma perché Henrietta dovrebbe vergognarsi di ammettere un Amore così appropriato, o perché rifiutarsi di avere fiducia in me?"

"Non mi vergogno di ammetterlo; ho detto prendendo Coraggio. Non mi rifiuto di avere fiducia in voi né arrossisco nel dire che amo vostro cugino Mr Musgrove, che ho un sincero attaccamento per lui, perché non c'è nulla di male nell'amare un bell'Uomo. Se fosse brutto sì che avrei ragione di vergognarmi di una passione che sarebbe stata meschina avendo un Oggetto indegno. Ma con un volto e una figura simili, e i bellissimi capelli che ha vostro Cugino, perché dovrei arrossire nell'ammettere che un Merito talmente Superiore mi abbia colpito?"

"Mia Dolce Ragazza (ha detto Lady Scudamore abbracciandomi con grande Affetto) che delicatezza avete nell'affrontare questi Argomenti, e che acuto discernimento per una della vostra età! Oh! questi Nobili Sentimenti vi fanno onore!"

"Davvero Signora? ho detto; Siete estremamente gentile. Ma vi prego Lady Scudamore vostro Cugino vi ha parlato del suo Affetto per me? Se l'avesse fatto mi piacerebbe ancora di più, perché che cos'è un Innamorato senza un Confidente?"

"Oh! Tesoro mio ha replicato, siete nati l'una per l'altro. Ogni parola che dite mi convince sempre di più che i vostri Animi siano spinti dall'invisibile potere dell'affinità, perché le vostre opinioni e i Vostri Sentimenti sono esattamente coincidenti. Non solo, anche il colore dei Capelli non è molto diverso. Sì mia cara Ragazza, il povero e disperato Musgrove mi ha rivelato la storia del suo Amore -. Né me ne sono stupita - non so come sia stato, ma avevo una sorta di presentimento che si sarebbe innamorato di voi."

"Va bene, ma in che modo si è aperto a voi?"

"Non è successo se non dopo Cena. Eravamo seduti insieme accanto al fuoco parlando di Argomenti qualsiasi, benché a dire il vero la Conversazione fosse principalmente da parte mia perché lui era pensieroso e taciturno, quando all'Improvviso mi ha interrotta nel mezzo di qualcosa che stavo dicendo, esclamando in tono molto Melodrammatico -

Sì sono innamorato ora lo so

Ed Henrietta Halton mi ha distrutto" - (1)

"Oh! Che dolce Maniera ho replicato, di dichiarare la sua Passione! Creare due Versi così incantevoli su di me! Che peccato che non siano in rima!"

"Sono molto lieta che vi piacciano ha risposto; Quel che è certo è che in essi c'è molto Gusto. E siete innamorato di lei, Cugino? ho detto, me ne dispiace molto, poiché per quanto in voi non vi sia nulla da eccepire, con un considerevole Patrimonio suscettibile di Notevole Aumento, e una Casa eccellente che tuttavia è in cattivo stato, Chi può sperare di avere Successo con l'adorabile Henrietta che ha avuto un'offerta da un Colonnello e un brindisi da un Baronetto" - "Ma quello io l'ho..." ho esclamato. Lady Scudamore ha proseguito. "Ah cara Cugina ha replicato, sono talmente tanto consapevole delle scarse Possibilità che ho di conquistare colei che ha migliaia di adoratori, che non ho bisogno delle vostre affermazioni per convincermene ancora di più. Eppure di certo né voi né la bella Henrietta vorrete negarmi il dolce Appagamento di morire per lei, o di cadere vittima del suo Fascino. E quando sarò morto..." ha proseguito -

"Oh Lady Scudamore, ho detto asciugandomi gli occhi, che una tale dolce Creatura debba parlare di morte!"

"È davvero una Circostanza commovente, ha replicato Lady Scudamore. Quando sarò morto ha detto, portatemi a giacere ai suoi piedi, e forse non disdegnerà di versare una lacrima di pietà sui miei poveri resti."

"Cara Lady Scudamore l'ho interrotta, non parlate più di Argomenti così commoventi. Non riesco a sopportarlo."

"Oh! come ammiro la dolce sensibilità del vostro Animo, e dato che non vorrei per nessuna cosa al Mondo ferirlo troppo profondamente, tacerò."

"Vi prego andate avanti." ho detto. E lei lo ha fatto.

"E poi ha aggiunto, Ah! Cugina immaginate quale sarà la mia estasi quando sentirò le care e preziose gocce cadere sul mio volto! Chi non morirebbe per affrettare un tale rapimento! E quando sarò sepolto, possa la divina Henrietta benedire qualche felice Giovane col suo affetto, Possa egli amarla come lo sventurato Musgrove e mentre questi si sgretola in polvere, Possano essi vivere un modello di Felicità Coniugale!"

Hai mai sentito nulla di così commovente? Che incantevole Desiderio, giacere ai miei piedi, una volta morto! Oh! Che mente elevata deve avere per essere capace di un Tale desiderio! Lady Scudamore ha proseguito.

"Ah! mio caro Cugino ho replicato, Un comportamento così nobile, scioglierebbe il cuore di qualsiasi Donna per quanto duro possa essere in natura; e se la divina Henrietta potesse ascoltare i vostri generosi voti per la sua felicità, gentile com'è il suo Animo, non ho dubbi che proverebbe pietà per il vostro affetto e farebbe di tutto per ricambiarlo." "Oh! Cugina ha risposto, non sforzatevi di risollevare le mie speranze con Affermazioni così lusinghiere. No, non posso sperare di piacere a quest'angelo di Donna, e la sola cosa che mi resta da fare, è morire." "Il vero Amore è sempre disperato ho replicato, ma mio caro Tom vi darò delle speranze persino maggiori di conquistare il cuore della vostra bella, rispetto a quelle che già vi ho dato, assicurandovi che avendola osservata con la massima attenzione per tutto il giorno, mi sono resa conto con chiarezza come nutra benché senza esserne consapevole, un tenerissimo affetto per voi."

"Cara Lady Scudamore ho esclamato, Questo è più di quanto sappia io stessa!"

"Non ho detto che non ne siete consapevole? Non vi ho incoraggiato, ho proseguito, dicendovelo subito, perché la Sorpresa potesse rendere il piacere Ancora più Grande." "No Cugina ha replicato con voce languida, nulla mi convincerà che io possa aver toccato il cuore di Henrietta Halton, e se vi siete ingannata, non tentate di ingannare anche me." "In breve Tesoro mio c'è voluta qualche ora per convincere il povero Giovane disperato che voi avete davvero una preferenza per lui; ma quando finalmente non è stato più in grado di negare la forza dei miei argomenti, o di mettere in dubbio quello che gli avevo detto, il suo trasporto, il suo Rapimento, la sua Estasi sono andate al di là di quanto si possa descrivere."

"Oh! la cara Creatura, ho esclamato, con quanta passione mi ama! Ma cara Lady Scudamore gli avete detto che io sono completamente dipendente da mio Zio e da mia Zia?"

"Sì, gli ho detto tutto."

"E lui che cosa ha detto?"

"Ha inveito aspramente contro Zii e Zie; Ha accusato le Leggi inglesi di permettere loro di restare in possesso dei loro Patrimoni quando ne avrebbero bisogno i Nipoti e le Nipoti, e avrebbe voluto lui essere un membro della camera dei Comuni, per poter riformare la Legislazione, e correggere tutti i suoi abusi."

"Oh! che dolcezza d'Uomo! Che ardore!" ho detto.

"Ha aggiunto che non pensava di potersi illudere, che l'adorabile Henrietta avrebbe acconsentito per Amor suo a rinunciare a quei Lussi e a quegli Splendori ai quali era stata abituata, accettando in cambio soltanto le Comodità e le Raffinatezza che lui poteva offrirle con le sue Entrate limitate, anche supponendo che la casa fosse Pronta a riceverla. Gli ho detto che non poteva aspettarsi una cosa del genere; sarebbe stata un'ingiustizia crederla capace di rinunciare al potere che possiede ora e che usa così nobilmente per fare un gran Bene alla parte povera delle Creature sue simili, solo per far piacere a voi e a se stessa."

"Non c'è dubbio ho detto, io sono molto Caritatevole di quando in quando. E su questo che cosa ha detto Mr Musgrove?"

"Ha replicato che era nella malinconica Necessità di riconoscere la verità di quanto avevo detto, e che perciò se dovesse essere lui la felice Creatura destinata a diventare il Marito della Bellissima Henrietta dovrà rassegnarsi ad aspettare, anche se con impazienza, quel fausto giorno, in cui lei sarà libera dal potere di Parenti indegni e sarà in grado di concedersi a lui."

Che nobile Creatura! Oh! Matilda come sono fortunata io, che sarò sua Moglie! Mia Zia mi sta chiamando per andare a fare dei dolci. Così adieu mia cara amica.

e credimi tua ecc. - H. Halton.       

F I N I S.



(1) Allusione ai primi due versi di "The Je ne scai Quoi" di William Whitehead: "Yes, I'm in love, I feel it now, / And Caelia has undone me;". In Mansfield Park (cap. 30) è citato il quarto verso della stessa poesia, che probabilmente JA aveva letto nella sua copia di A Collection of Poems, un'antologia pubblicata nel 1758 da Robert Dodsley.

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