Jane Austen

Altre opere
Introduzione

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Altre opere

Introduzione


In questa sezione sono raccolte tutte le opere di Jane Austen diverse dai sei "romanzi canonici" e che non rientrano in quelle comprese negli "Juvenilia". Sono opere di varia natura: un romanzo epistolare (Lady Susan), due romanzi incompiuti (I Watson e Sanditon), una parodia di progetto per un romanzo, che mette insieme i suggerimenti che via via arrivavano a JA da parte di diverse persone (Progetto di un romanzo), due raccolte di "opinioni" su due suoi romanzi: Mansfield Park e Emma, una raccolta di poesie scritte in diverse occasione, tre sciarade e una commedia la cui attribuzione è in dubbio.
Sono lavori che probabilmente non aggiungono molto alla fama di Jane Austen, ma rivestono comunque un indubbio interesse per chi voglia avere un panorama completo della sua produzione, in particolare i primi tre, ciascuno dei quali ha delle peculiarità che ne rendono preziosa la conoscenza.

Lady Susan è l'unico romanzo epistolare rimastoci di JA; sappiamo che due dei suoi romanzi canonici, Ragione e sentimento e Orgoglio e pregiudizio, erano stati preceduti da prime stesure, Elinor and Marianne e First Impressions, probabilmente scritte in questa forma, ma di queste versioni non sappiamo nulla di più. Lady Susan ha anche un'altra caratteristica che lo rende unico nel panorama narrativo di JA: il fatto che l'eroina sia una "cattiva", un personaggio femminile che fa dell'egoismo e dell'ipocrisia il proprio modus vivendi.

Anche i due romanzi incompiuti hanno caratteristiche particolari, in primo luogo il fatto che il primo (I Watson) rimase incompiuto per volontà dell'autrice, mentre il secondo (Sanditon) fu interrotto per l'aggravarsi del suo stato di salute, che la porterà alla morte pochi mesi dopo.
Le ragioni che spinsero JA ad abbandonare I Watson restano sconosciute, e l'ipotesi prevalente, ovvero il periodo di abbattimento morale e materiale che seguì la morte del padre nel 1805, resta appunto solo un'ipotesi, anche perché negli anni di Chawton, dal 1809 in poi, JA riprese in mano i cosiddetti "Steventon Novels" (Ragione e sentimento, Orgoglio e pregiudizio e L'abbazia di Northanger) mentre I Watson rimase nel cassetto. Si può ipotizzare che la relativa brevità di quanto aveva già scritto, poco più di quaranta pagine nelle edizioni a stampa moderne, la scoraggiò a riprendere un lavoro di anni prima, a favore dei tre romanzi che avrebbe scritto successiva-mente: Mansfield Park, Emma e Persuasione, i cosiddetti "Chawton Novels".

Sanditon riveste invece un carattere particolare per l'argomento che tratta: la speculazione edilizia in una nuova località balneare; un tema che allarga gli orizzonti della narrativa austeniana rispetto alle "tre o quattro famiglie in un villaggio di campagna" da lei citate come "un posto che è la delizia della mia vita" in una lettera alla nipote Anna del 1814 (lettera n. 107). Non sapremo mai quali fossero le idee di JA per il seguito del romanzo, soprattutto se quel tema così inusuale sarebbe stato sviluppato o se, nel corso della narrazione, sarebbero state privilegiate le relazioni tra i personaggi che appaiono nel frammento, ma già questa novità, insieme a un ritorno in grande stile di quel gusto dell'ironia, della parodia, dell'umorismo, un po' in secondo piano in Persuasione, lo rendono prezioso per capire la possibile evoluzione della sua scrittura, che purtroppo rimarrà soltanto in bozza.

In questa sezione è anche compresa Letter to "The Loiterer", attribuita da alcuni biografi a una Jane Austen tredicenne. Per ragioni cronologiche ho inserito le notizie su quest'opera alla fine dell'Introduzione agli Juvenilia.

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