I "Memoir" familiari
Introduzione
I "memoir" furono scritti da familiari di Jane Austen nell'arco di più di cinquant'anni, e costituiscono, in particolare quello di James Edward Austen-Leigh, la base di partenza di tutte le innumerevoli biografie che si sono succedute fino a oggi. Ciascuno di essi, pur nei limiti dovuti a occhi più attenti a preservare l'intimità della famiglia e la figura di donna umile, buona e religiosa della scrittrice, che a fornire notizie circostanziate sulla sua vita e sul suo carattere, ha delle caratteristiche peculiari.
Il breve profilo biografico di Henry Austen, stilato nel 1817 e pubblicato nell'edizione postuma di Northanger Abbey e Persuasion (il secondo è solo un rimaneggiamento e ampliamento del primo), costituisce la prima testimonianza pubblica sulla paternità dei romanzi, fino ad allora pubblicati anonimi; la biografia del nipote James Edward, figlio di James Austen e della seconda moglie, Mary Lloyd, è la prima biografia vera e propria, e, pur con i limiti descritti sopra, contiene una serie di informazioni di prima mano che altrimenti sarebbero andate sicuramente perdute; le testimonianze delle due nipoti, Anna e Caroline, rispettivamente sorellastra e sorella di James Edward, per la loro natura di ricordi intimi e spontanei, anche se sempre attenti a non oltrepassare i limiti imposti dalla morale vittoriana, sono un degno complemento alla biografia scritta dal fratello, che d'altronde le usò largamente, talvolta anche citandole alla lettera.
Sono quindi opere che vanno lette con la consapevolezza di quello che è stato scritto successivamente, ma che mantengono comunque un posto d'onore nella conoscenza che abbiamo delle vicende legate alla vita di Jane Austen, insieme, naturalmente, alla testimonianza diretta della scrittrice, contenuta nelle oltre centocinquanta sue lettere che ci sono rimaste.
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