Jane Austen
Orgoglio e pregiudizio
Volume I - capitolo 12 (12)
traduzione di Giuseppe Ierolli

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Pride and Prejudice


Volume I - Chapter 12 (12)


In consequence of an agreement between the sisters, Elizabeth wrote the next morning to their mother, to beg that the carriage might be sent for them in the course of the day. But Mrs. Bennet, who had calculated on her daughters remaining at Netherfield till the following Tuesday, which would exactly finish Jane's week, could not bring herself to receive them with pleasure before. Her answer, therefore, was not propitious, at least not to Elizabeth's wishes, for she was impatient to get home. Mrs. Bennet sent them word that they could not possibly have the carriage before Tuesday; and in her postscript it was added, that if Mr. Bingley and his sister pressed them to stay longer, she could spare them very well. - Against staying longer, however, Elizabeth was positively resolved - nor did she much expect it would be asked; and fearful, on the contrary, as being considered as intruding themselves needlessly long, she urged Jane to borrow Mr. Bingley's carriage immediately, and at length it was settled that their original design of leaving Netherfield that morning should be mentioned, and the request made.

The communication excited many professions of concern; and enough was said of wishing them to stay at least till the following day to work on Jane; and till the morrow, their going was deferred. Miss Bingley was then sorry that she had proposed the delay, for her jealousy and dislike of one sister much exceeded her affection for the other.

The master of the house heard with real sorrow that they were to go so soon, and repeatedly tried to persuade Miss Bennet that it would not be safe for her - that she was not enough recovered; but Jane was firm where she felt herself to be right.

To Mr. Darcy it was welcome intelligence - Elizabeth had been at Netherfield long enough. She attracted him more than he liked - and Miss Bingley was uncivil to her, and more teazing than usual to himself. He wisely resolved to be particularly careful that no sign of admiration should now escape him, nothing that could elevate her with the hope of influencing his felicity; sensible that if such an idea had been suggested, his behaviour during the last day must have material weight in confirming or crushing it. Steady to his purpose, he scarcely spoke ten words to her through the whole of Saturday, and though they were at one time left by themselves for half-an-hour, he adhered most conscientiously to his book, and would not even look at her.

On Sunday, after morning service, the separation, so agreeable to almost all, took place. Miss Bingley's civility to Elizabeth increased at last very rapidly, as well as her affection for Jane; and when they parted, after assuring the latter of the pleasure it would always give her to see her either at Longbourn or Netherfield, and embracing her most tenderly, she even shook hands with the former. - Elizabeth took leave of the whole party in the liveliest of spirits.

They were not welcomed home very cordially by their mother. Mrs. Bennet wondered at their coming, and thought them very wrong to give so much trouble, and was sure Jane would have caught cold again. - But their father, though very laconic in his expressions of pleasure, was really glad to see them; he had felt their importance in the family circle. The evening conversation, when they were all assembled, had lost much of its animation, and almost all its sense, by the absence of Jane and Elizabeth.

They found Mary, as usual, deep in the study of thorough bass and human nature; and had some new extracts to admire, and some new observations of thread-bare morality to listen to. Catherine and Lydia had information for them of a different sort. Much had been done, and much had been said in the regiment since the preceding Wednesday; several of the officers had dined lately with their uncle, a private had been flogged, and it had actually been hinted that Colonel Forster was going to be married.

Orgoglio e pregiudizio


Volume I - capitolo 12 (12)


A seguito di un accordo tra le due sorelle, il mattino dopo Elizabeth scrisse alla madre per pregarla di mandare la carrozza nel corso della giornata. Ma Mrs. Bennet, che contava su una permanenza delle figlie a Netherfield fino al martedì successivo, ovvero il giorno in cui per Jane sarebbe terminata esattamente una settimana, non poteva rassegnarsi ad accoglierle con gioia prima di allora. La sua risposta, quindi, non fu favorevole, almeno non per i desideri di Elizabeth, che era impaziente di tornare a casa. Mrs. Bennet mandò a dire che non sarebbero stati in grado di disporre della carrozza prima di martedì, e nel poscritto era aggiunto che se Mr. Bingley e la sorella avessero insistito per farle restare più a lungo, lei avrebbe potuto tranquillamente fare a meno di loro. Tuttavia, Elizabeth era fermamente decisa a non restare più a lungo, né si aspettava una richiesta in tal senso, e, al contrario, nel timore di essere considerate delle intruse per essersi trattenute troppo senza necessità, insistette con Jane affinché chiedesse immediatamente a Mr. Bingley di poter usare la sua carrozza, e alla fine fu stabilito che avrebbero parlato della loro intenzione di lasciare Netherfield quello stesso giorno, e avrebbero fatto quella richiesta.

La notizia suscitò molte dichiarazioni di rincrescimento; quello che fu detto sul desiderio di farle restare almeno fino al giorno seguente ebbe effetto su Jane, e la partenza fu differita all'indomani. Miss Bingley allora si pentì di aver proposto quel rinvio, poiché la gelosia e l'antipatia verso una sorella superava di molto l'affetto nei confronti dell'altra.

Il padrone di casa apprese con genuino dispiacere che se ne sarebbero andate così presto, e cercò ripetutamente di convincere Miss Bennet che per lei non sarebbe stato consigliabile, che non si era ristabilita abbastanza; ma Jane sapeva essere inflessibile quando si sentiva nel giusto.

Per Mr. Darcy la notizia fu la benvenuta. Elizabeth era rimasta anche troppo a Netherfield. Era attratto da lei più di quanto desiderasse, e Miss Bingley era scortese con lei e più fastidiosa del solito con lui. Decise saggiamente di stare particolarmente attento a non farsi scappare, in quel momento, nessun segno di ammirazione, nulla che potesse far sorgere in lei la speranza di poterne influenzare la felicità; era consapevole che se mai fosse sorta un'idea del genere, il suo comportamento durante l'ultimo giorno avrebbe pesato concretamente nel confermarla o mandarla in frantumi. Fermo nel suo proposito, le rivolse a malapena dieci parole nel corso di tutto il sabato, e sebbene una volta si fossero ritrovati da soli per mezzora, si dedicò scrupolosamente al suo libro e non la degnò di un'occhiata.

La domenica, dopo la funzione mattutina, ebbe luogo la separazione, così gradevole per quasi tutti. La cortesia di Miss Bingley verso Elizabeth crebbe rapidamente verso la fine, così come il suo affetto per Jane; e quando si separarono, dopo aver assicurato a quest'ultima il piacere che avrebbe sempre provato nel vederla a Longbourn o a Netherfield, e averla abbracciata con molta tenerezza, strinse perfino la mano all'altra. Elizabeth prese congedo da tutti di ottimo umore.

La madre non le accolse con molto calore. Mrs. Bennet si meravigliò del loro arrivo, ritenne sbagliatissimo aver dato un tale disturbo e si dichiarò certa che Jane avrebbe di nuovo preso un raffreddore. Ma il padre, sebbene molto laconico nelle sue espressioni di piacere, era davvero lieto di rivederle; si era reso conto della loro importanza nell'ambito familiare. La conversazione serale, quando erano tutti riuniti, aveva perso molta della sua vivacità, e quasi tutto il buonsenso, a causa dell'assenza di Jane ed Elizabeth.

Trovarono Mary, come al solito, immersa nello studio del basso continuo e della natura umana (1), ed ebbero qualche nuovo brano scelto da ammirare e qualche nuova osservazione di trita moralità da ascoltare. Catherine e Lydia avevano in serbo per loro informazioni di natura diversa. Molto era stato fatto, e molto era stato detto, nel reggimento dal mercoledì precedente; diversi ufficiali avevano di recente pranzato con lo zio, un soldato era stato fustigato e si sussurrava come cosa certa che il colonnello Forster stesse per sposarsi.



(1) Qui c'è una evidente ironia nel mettere l'uno accanto all'altro uno studio altamente specialistico, come quello del "basso continuo" ("thorough bass"), e uno assolutamente generico come la "natura umana".

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